lunedì 7 febbraio 2011

Niente sesso per colpa del gatto


La storia e' semplice, un milanese di sessatasei anni dichiara di non essere in grado di avere regolari rapporti sessuali con la moglie a causa del gatto che lui definisce "guardone morboso".
La moglie, quarantenne, invece sostiene che loro non riesce piu a soddisfarla sessualmente perche' lui ormai ha raggiunto la pace dei sensi ed il gatto non centra nulla visto che dorme con loro gia' da piu' di cinque anni.
Cosi' il caso e' finito di fronte al "tribunale" dell'Aidaa, Associazione Italiana in difesa degli animali e dell'ambiente.
La signora si rifiuta di fare uscire il gatto, anche perche' durante le fredde notti invernali e' un ottimo scaldaletto, il marito si dice inibito per la presenza del felino voyeur e ne pretende l'assenza dalla stanza durante i rapporti intimi con la consorte, certo che rimosso suddetto ostacolo potra soddisfare efficaciemente i suoi doveri coniugali.
Il tribunale alla fine ha stabilito che il gatto non potra' presenziare in camera da letto per un periodo transitorio di tre mesi, durante i quali sara' onere del marito ottemperare ai doveri amatori, se passato tale periodo, il marito sara' riuscito nella sua impresa, il gatto ahime' permarra' in cucina, in caso contrario, l'animaale sara' riammesso al talamo ed il coniuge dovra' sottoporsi ai controlli medici di prassi.
Qualcuno direbbe, qui gatta ci cova.

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